Amanti, io vi sò dire
Musiche varie | |
---|---|
by Benedetto Ferrari | |
Full title | Musiche varie a voce sola |
Libretto |
|
Published | 1633–1641 |
The timeless advice provided in "Amanti, io vi sò dire" was written and composed by Benedetto Ferrari and is contained in Book III of his Musiche Varie, published in 1641.[1][2][3]
It appears on the following album:
Year | Album | Ensemble | Conductor |
---|---|---|---|
2003 | Musiche Varie (Album) | Ensemble Artaserse | Philippe Jaroussky |
Libretto
from Musiche Varie, Book III
Benedetto Ferrari (music), Benedetto Ferrari (words)
(Modern Italian)
Prima Parte
Amanti, io vi so dire
Ch’è meglio assai fuggire
Bella donna vezzosa
O sia cruda, o pietosa;
Ad ogni modo e via
il morir per amor è una pazzia.
Seconda Parte
Non accade pensare
Di gioire in amare:
Amoroso contento
Dedicato è al momento,
E bella donna alfine,
Rose non dona mai senza le spine.
Terza Parte
La speme del gioire
Fondata è sul martire;
Bellezza e cortesia
Non stanno'in compagnia;
So ben dir con mio danno
Che la morte ed amor insieme vanno.
Quarta Parte
Vi vuol pianti a diluvi
Per spegnere i vesuvi
D’un cor innamorato,
D’un spirito infiammato.
Pria che si giunga in porto
Quante volte si dice: «Ohimè, son morto.»
Quinta Parte
Credetel a costui che per prova può dir:
«io vidi, io fui».
Se creder no ’l volete,
lasciate star, ché poco importa a me:
seguitate ad amar.
Ad ogni modo, chi dee rompersi il collo
non accade che schivi o erta, o fondo.
Ché per proverbio sentii sempre dire
«dal destinato non si può fuggire».
Ultima Parte
Donna, so chi tu sei.
Amor, so i fatti miei.
Non tresco più con voi,
alla larga ambidoi.
S’ognun fosse com’io,
sarìa un balordo Amor e non un dio!
(Historic Italian)*
[Prima Parte
Amanti, io vi so dire
Ch’è meglio assai fuggire
Bella donna vezzosa
O sia cruda, o pietosa;
Ad ogni modo e via
il morir per amor è una pazzia.
Seconda Parte
Non accade pensare
Di gioire in amare:
Amoroso contento
Dedicato è al momento,
E bella donna alfine,
Rose non dona mai senza le spine.
Terza Parte
La speme del gioire
Fondata è sul martire;
Bellezza e cortesia
Non stanno'in compagnia;
So ben dir con mio danno
Che la morte ed amor insieme vanno.
Quarta Parte
Vi vuol pianti a diluvi
per spegnere i vesuvi
d’un cor innamorato,
d’un spirito infiammato.
Pria che si giunga in porto
quante volte si dice «Ohimè, son morto».
Quinta Parte
Credetel a costui che per prova può dir:
«io vidi, io fui».
Se creder no ’l volete,
lasciate star, ché poco importa a me:
seguitate ad amar.
Ad ogni modo, chi dee rompersi il collo
non accade che schivi o erta, o fondo.
Ché per proverbio sentii sempre dire
«dal destinato non si può fuggire».
Ultima Parte
Donna, so chi tu sei.
Amor, so i fatti miei.
Non tresco più con voi,
alla larga ambidoi.
S’ognun fosse com’io,
sarìa un balordo Amor e non un dio!] Error: {{Lang}}: text has italic markup (help)
*) Historic capitalization and spelling from Manuscript.[3]
Manuscripts and sheet music
- "Benedetto Ferrari". IMSLP. Retrieved September 21, 2021.
References
- ↑ "Benedetto Ferrari". OPAC. Retrieved September 21, 2021.
- ↑ "Benedetto Ferrari". Wikipedia. Retrieved September 21, 2021.
- ↑ 3.0 3.1 3.2 "Benedetto Ferrari". IMSLP. Retrieved September 21, 2021.