Recitativo
ANNA
Mio diletto lsmaele,
Frena il desio crudele
D'esporre all'inumane ostili offese
La tua vita nascente a me sì cara.
Guarda pria della guerra il fier sembiante,
E a più saggi consigli il cor prepara.
ISMAELE
Ogni consiglio è vano
Qualor difendo il genitor, la madre,
Ch’alla debil mia mano
Lena aggiunge, e vigore
La madre, e il genitore.
ANNA
Serba, deh serba i generosi spirti
A più robusta etate. Ecco siam' giunti
Della città reale
Sulla più eccelsa torre; or qui vedremo
Del crudo re l'esercito possente.
Qui giungerà di tante spade il lampo.
ISMAELE
Già si discuopre il campo.
Duetto
ANNA
Caro figlio
il guerriero è lontano
ISMAELE
Madre cara
il guerriero è lontano
ISMAELE ED ANNA
Pur sul core la guerra mi sta
ANNA
Già pavento
la barbara mano
ISMAELE
Già ferisco
la barbara mano
ANNA
Che al consorte
le vene aprirà.
ISMAELE
Che al mio Padre
le vene aprirà.
(cut: Ismael's aria: "Troppo tenero")
Recitativo
ANNA
Ahimé, lassa, che veggio? osserva, o figlio,
In quel picciol drappello
Torreggiare il gran busto
Del dispietato, e fero
Di Babilonia regnatore altero:
ISMAELE
Madre, anch' io lo ravviso.
ANNA
Col guardo attento, e fiso*
A distinguerlo impara;
Poiché s'egli qui giunge
Del tuo misero padre
A far crudel vendetta,
Allor la sua difesa a te s'aspetta.
Ma tu, dì, che farai?
ISMAELE
Ah! non temer, ch'io mi porrò costante
Al genitor d'avante.
ANNA
Ma s'ei pur tenta d'inoltrarsi ardito
Alle vendette atroci,
Atterrisci il crudel con queste voci.
Ancient Italian
Recitativo
ANNA
Mio diletto lsmaele,
Frena il desio crudele
D'esporre all'inumane ostili offese
La tua vita nascente à me sí cara.
Guarda pria della guerra il fier sembiante,
E à più saggi consigli il cor prepara.
ISMAELE
Ogni consiglio è vano
Qualor difendo il Genitor, la Madre,
Ch’alla debil mia mano
Lena aggiunge, e vigore
La Madre, e il Genitore.
ANNA
Serba, deh serba i generosi spirti
A più robusta etate. Ecco siam' giunti
Della Città Reale
Sù la più Eccelsa Torre; or quì vedremo
Del crudo Rè l'esercito possente.
Qui giungerà di tante spade il lampo.
ISMAELE
Già si discuopre il campo.
Duetto
ANNA
Caro Figlio
il guerriero è lontano
ISMAELE
Madre cara
il guerriero è lontano
ISMAELE ED ANNA
Pur su'l core la guerra mi stà
ANNA
Già pavento
la barbara mano.
ISMAELE
Già ferisco
la barbara mano.
ANNA
Che al Consorte
le vene aprirà.
ISMAELE
Che al mio Padre
le vene aprirà.
(cut: Ismael's aria: "Troppo tenero")
Recitativo
ANNA
Ahimé, lassa, che veggio? osserva, o figlio,
In quel picciol drappello
Torreggiare il gran busto
Del dispietato, e fero
Di Babilonia Regnatore altero:
ISMAELE
Madre, anch' io lo ravviso.
ANNA
Col guardo attento, e fiso *
A distinguerlo impara;
Poiche s'egli qui giunge
Del tuo misero Padre
A far crudel vendetta,
Allor' la sua difesa à te s'aspetta.
Mà tù, dì, che farai?
ISMAELE
Ah! non temer, ch'io mi porrò costante
Al Genitor d'avante.
ANNA
Mà s'ei pur tenta d'inoltrarsi ardito
Alle vendette atroci,
Atterrisci il crudel con queste voci.[3]
"Sedecia, Re di Gerusalemme". Scores at the International Music Score Library Project. International Music Score Library Project. Retrieved August 21, 2021.
↑ 1.01.1"Sedecia, Re di Gerusalemme". Scores at the International Music Score Library Project. International Music Score Library Project. Retrieved August 21, 2021.
↑ 2.02.1"Fabbri, Filippo Ortensio". Treccani. Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. Archived from the original on 2014-06-11. Retrieved 2021-09-22.